mercoledì 20 giugno 2012

Afragola (NA): in corso anomale rilevazione superfici da assoggettare alla tassa rifiuti

Ad Afragola nel napoletano è in corso una rilevazione sul territorio comunale ai fini della verifica e regolarizzazione della posizione tributaria dei contribuenti.
Una rilevazione promossa prettamente per la determinazione della superficie di riferimento delle unità immobiliari da assumere quale base imponibile ai fini della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, TARSU.
Il comune di Afragola spera in questo modo di ricavare qualche milione di euro in più dai tributi locali.
Pertanto, per raggiungere un risultato ottimale è stato attivato un rilievo ‘millimetrico’ di ogni unità immobiliare presente sul territorio comunale in modo da ottenere una planimetria perfettamente corrispondente alla realtà dell’appartamento o locale da tassare.
Per legge la superficie sulla quale gli uffici tributari comunali possono calcolare l'imposta dovuta dai soggetti passivi della TARSU è soggetta allo ‘zoccolo duro’ dell'80 per cento della superficie catastale.
Le superficie catastale è determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138.
Un decreto che all'allegato C detta precisi criteri per determinare esattamente la superficie catastale delle predette unità immobiliari.
Da questo allegato si evince infatti, che sono considerati superficie catastale i vani principali e accessori a servizio diretto come bagni, ripostigli, ingressi, corridoi e i vani accessori a servizio indiretto dei principali come soffitte, cantine e simili in misura pari al 50% se comunicanti con i vani principali o 25% se non comunicanti.
Inoltre, nella determinazione della superficie catastale delle unità immobiliari a destinazione ordinaria, i muri interni e quelli perimetrali esterni vengono anche essi computati per intero fino ad uno spessore massimo di 50 cm, mentre i muri in comunione nella misura del 50 per cento fino ad uno spessore massimo di 25 cm.
La normativa vigente prevede che i Comuni provvedano a modificare d’ufficio quelle superfici denunciate dai contribuenti ai fini della TARSU che risultino inferiori alla predetta percentuale, dandone comunicazione agli interessati.
Diversamente, qualora non sia possibile, attraverso gli atti catastali, determinare la superficie, i Comuni possono richiedere direttamente ai soggetti privati intestatari la presentazione agli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio della planimetria catastale del relativo immobile.
La normativa che disciplina l’obbligatorietà tributaria per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è contenuta nell’art.62 del D. Lgs. 15 novembre 1993, n.507. Esso dispone, al primo comma, che la tassa è dovuta per l'occupazione o la detenzione di locali ed aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, situati nelle zone del territorio comunale in cui il servizio è istituito ed attivato o, comunque, reso in maniera continuativa. Le aree scoperte tassabili sono le operative, mentre sono escluse dalla tassazione le aree scoperte e pertinenziali di civili abitazioni come balconi, terrazzi e giardini.
L’amministrazione comunale afragolese o chi per essa, ha pensato bene di dar luogo a dei sopralluoghi su tutto il territorio comunale presso le varie abitazioni per rilevare le superfici da assoggettare alla tassa sui rifiuti.
Si tratta di veri e propri controlli condotti da personale alle dipendenza della società Ge. Se. T. Italia Spa che ad Afragola è concessionaria dal 2011 della gestione, riscossione ed accertamento dei tributi comunali.
Si tratta quindi di non dipendenti comunali o pubblici ufficiali.
Una vera e propria verifica di dati che di fatto sono già in possesso dell’Ufficio Tributi del Comune di Afragola.
Eppure qualcuno, forse un solerte dirigente, ha pensato bene di non ‘fidarsi’ e di voler verificare.
Il personale della Ge.Se.T. si presenta alle private abitazioni dichiarando di essere incaricati del comune per effettuare misurazioni dei locali visitati.
La società in questione attualmente è presente in diversi comuni della provincia di Napoli come concessionaria della gestione, riscossione ed accertamento dei tributi comunali.
Oltre alle varie strutture periferiche territoriali ha una sua sede centrale che è localizzate a Cercola nella ottocentesca Villa Villari come è riportato sul suo sito web http://www.geset.it/ .
Notizia di questa rilevazione è data anche dallo stesso ente comunale sul suo sito web http://www.comune.afragola.na.it/Altrehomepage.asp?vidsottosettore=121&vnameasp=ContenutoNews.asp&idnews=2200&idsettore=1 .
Quindi il Comune sa di questa operazione!
Eppure sembra che in merito non risulti alcuna delibera della Giunta o quanto altro autorizzi l’intera operazione.
Eppure sono stati recapitati ai cittadini volantini in cui si annuncia questa rilevazione con tanto di intestazione Città di Afragola'.
Finora, sembra che questa rilevazione abbia però, incontrato non pochi ostacoli.
In tanti si sono rifiutati di far accedere ai loro domicili privati il personale Ge.Se. T. che si presenta a loro dichiarandosi impropriamente di essere incaricati del comune ad effettuare delle misurazioni dei locali visto che in merito non vi è alcun atto approvato.
Quelli che invece, hanno liberamente acconsentito al loro accesso, spinti soprattutto dalla buona fede, si sono ritrovati di fatto di fronte ad una vera e propria ispezione della propria abitazione da persone che non aveva alcun titolo per farlo.
Queste persone, munite di un tesserino di riconoscimento con foto e tanto di intestazione ‘Città di Afragola’ e firma del Sindaco Vincenzo Nespoli, quindi il Sidaco sa di tutto questo, ‘armati’ di metro e taccuino con penna hanno misurato in maniera certosina ogni millimetro dei locali, persino i vani delle porte, le cantine e quant’altra superficie delle unità immobiliari potesse essere assunta quale base imponibile ai fini della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
La tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani meglio nota come TARSU è di fatto commisurata all’uso a cui è destinato l’immobile e all’effettivo utilizzo dello stesso.
Molti cittadini si sono in questo modo, visti assegnare misure delle superficie delle loro unità immobiliari forse addirittura superiori a quelle catastali.
Di certo tutti si sono visti le superfici assoggettabili alla TARSU crescere di misura in quanto il Comune di Afragola sembra abbia intenzione di tassare anche le cantine e le soffitte.
Su questo punto di certo si aprirà un forte dibattito in quanto il concetto di presupposto oggettivo del tributo si sostanzia nell’occupazione o detenzione dei locali suscettibili di produrre rifiuti.
Cantine e soffitte sono caratterizzati da una presenza umana frequente ma, nella generalità dei casi, di breve durata.
Per cui si tratta di locali suscettibili, secondo la loro natura, a non produrre rifiuti.
Però, per molte amministrazioni la presenza umana è un sicuro indici di produzione di rifiuti per cui tassano.
Si tratta di una presunzione relativa se si può dimostrare in maniera concreta che tali superfici non producono rifiuti o ne producono in quantità limitata non rilevante ai fini dell’applicazione della tassa.
In merito è utile rilevare come la sentenza della Sezione IX della Commissione Tributaria Provinciale di Parma, n. 113, dell’8 luglio 1998, abbia escluso la sussistenza del presupposto di tassabilità dei solai, cantine e garage asserendo che l’uso di tali locali è saltuario e che in essi
la presenza dell’uomo non è collegata all’intensità della vita familiare cioè alla costante attività primaria determinata dalle “quotidiane esigenze della vita privata”.
Difficile credere che ora l’Amministrazione Comunale voglia adottare anche un regime sanzionatorio a decorrere da cinque anni precedenti per le denunce infedeli o incomplete.
L’ufficio preposto sarebbe di certo sepolto di ricorsi perché nessun cittadino si può ritenere responsabile di errori fatti da passate rilevazioni forse condotte in maniera molto più disinvolta.
L’ultima deve essere avvenuta almeno 25 anni fa.
Mentre di certo è invece, accettabile l’applicazione del regime sanzionatorio a decorrere dai sei anni precedenti per omessa denuncia come previsto dalla normativa vigente.
In questo caso tutti i cittadini sconosciuti all’ufficio tributi comunale e ‘pizzicati’ nel corso dell’attuale rilevazione sarebbero colpevoli di aver omesso la segnalazione dell’immobile che doveva essere assoggettato alla tassa rifiuti.
Di certo quando questo complesso lavoro condotto in maniera certosina dal personale Ge. Se. T. sarà terminato molti cittadini afragolesi si vedranno se non raddoppiato almeno aumentato il costo annuo della TARSU.
Appare evidente che l’Amministrazione comunale afragolese pur essendo perfettamente a conoscenza della grave crisi economica che attanaglia gli italiani, e non solo, e che grava su molte famiglie in maniera tale anche da provocare situazioni difficili, dopo si potrà sentire soddisfatta dei risultati ottenuti.
Alla fine di certo vedrà aumentate le entrate derivanti dai tributi versati dagli afragolesi per la TARSU.
Certamente questi atti sono commisurati alla legge ed alle norme vigenti e tendono al rispetto del criterio della massima equità possibile, però, vanno a pesare tutti sui cittadini che in cambio di certo non riceveranno nulla.
La situazione ambientale ad Afragola è critica ed è sotto gli occhi di tutti.
L’amministrazione comunale si attiva per ‘salassare’ i cittadini in nome di una necessità non spiegata ma dettata e intanto lascia l’amianto in strada in pieno centro cittadino.
Dalla fine del mese di marzo scorso in C.so Alcide De Gasperi nei pressi della scuola media Settembrini, del poliambulatorio dell’ASL e del punto di primo soccorso è depositato a terra, sul marciapiede, un pezzo monco di canna fumaria in Eternit ossia amianto. Il pezzo in amianto è stato lasciati li incuranti della sua alta pericolosità per la salute dei cittadini perché denunciano i responsabili del settore ambiente del Comune non ci sono i fondi per bonificare l’area ed intanto, parallelamente non si contano più gli euro che ‘volano via’ dalle finestre del Palazzo Comunale.
Consapevoli che Comunque sia è giusto che l’Amministrazione Comunale corregga qualsiasi errore materiale involontario o volontario che venga dimostrato, ma questo dovrebbe accadere per tutto e non solo in determinati settori.

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In Darfur dal 2003 ad oggi sono state compiute esecuzioni, anche di massa, stupri, soprattutto di massa, nei confronti di donne, uomini e bambini e interi villaggi sono stati rasi al suolo. Il terrore è stato usato come pratica generalizzata e a sfondo razziale mentre lo stupro è diventato una vera e propria arma da guerra.
Il governo sudanese di Khartoum da parte sua ha bombardato senza sosta i civili, e ha reso sempre più difficili le operazioni di soccorso delle organizzazioni umanitarie nei confronti delle genti del Darfur, fino al punto di far scappare via la maggior parte delle Ong operanti nella regione sudanese e liberarsi così di scomodi testimoni di quanto accadeva in quei luoghi. La stessa tattica è stata seguita prima con i peacekeepers dell'Ua e poi con quelli dell'Onu...
Tutto il mondo è a conoscenza di quanto accade in quella remota regione sudanese e lancia denunce. Da un lato Washington parla di genocidio, dall’altro l'Onu parla di catastrofe umanitaria e di pulizia etnica.
Il tutto però resta nella totale impunità!
Intanto, dal Febbraio 2003 anno in cui è iniziata la ribellione della popolazione di etnia africana del Darfur, circa 6 milioni in maggioranza musulmana e in parte animista, contro il governo sudanese, musulmano ma integralista e soprattutto di etnia araba e bianca, è scoppiato il conflitto che ha causato finora circa 300mila morti e due milioni e mezzo di profughi. Una protesta nata per lo stato di totale abbandono e sfruttamento in cui la popolazione nera era tenuta. La repressione del governo centrale è stata spietata, soprattutto facendo uso dei Janjaweed, i diavoli a cavallo, che sono milizie nomadi di etnia araba che hanno compiuto tutti gli orrori possibili e inimmaginabili contro le genti del Darfur di etnia nera, per lo più contadini e pastori.

Il pianto di un innocente a Gaza

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Ancora una volta il mondo intero si dovrebbe vergognare!!!
La guerra chi puo raccontarla? E' difficile farlo ma tutti possiamo immaginare come sia il sentire l'odore dei morti abbandonati nelle strade o sotto le macerie, il vedere i bambini che muoiono di fame accanto al cadavere della madre, il sentire il lamento dei feriti e lo strazio dei sopravvissuti, di chi si vede impotente e maledice chi gli ha portato via tutto.
Nella Striscia di Gaza siamo ormai quasi alla terza settimana di bombardamenti e inesorabilmente, come non potrebbe essere diversamente con tutta la tecnologia militare del 21° secolo che gli israeliani stanno usando, il numero dei morti tra i civili continuato ad aumentare, mentre l'esercito israeliano bombarda le loro case si moltiplicano tra i palestinesi le scene di disperazione e di dolore causati dagli effetti devastanti della guerra che certamente non sono cambiati nel tempo anzi al contrario.

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran

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Sono solidale con i persiani che manifestano

Il 12 giugno 2010 è caduto il primo anniversario delle contestate elezioni iraniane. Elezioni che decretarono la riconferma a presidente dell’Iran di Mahmud Ahmadinejad. Il Paese ha vissuto le prime ora di questa giornata con una calma carica di tensione che poi, è scoppiata nel pomeriggio intorno alle 16, le 13.30 italiane con i primi scontri tra manifestanti e forze di sicurezza nei pressi dell’Università Sharif di Teheran. Era impensabile che l’opposizione iraniana del movimento riformista dell’Onda Verde si facesse scappare questa occasione per proclamare il proprio dissenso al regime degli Ayatollah. I luoghi delle sanguinose proteste post elettorali di un anno fa si sono quindi di nuovo riempiti di manifestanti. Questo, nonostante l’appello dei leader dell’opposizione, Moussavi e Karroubi, a evitare di scendere in piazza e nonostante che le forze di sicurezza avessero preso posizione in vari punti strategici del centro di Teheran per prevenire manifestazioni. Nonostante le proteste e le accuse di brogli elettorali il contestato presidente Ahmadinejad ha potuto proseguire nel suo mandato, quasi certamente usurpato, grazie all’appoggio dell’ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema. La lotta continuerà. Viva la Persia! Viva il movimento riformista!


i 44 presidenti degli Usa

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da www.patrickmoberg.com/blog/id:420/november-4-2008

The President United States of America

The President United States of America
Barack Obama

E' morta Miriam Makeba

E' morta Miriam Makeba
Addio Mama Afrika....io continuerò a sognare...

Notes

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Italia. Violenza sessuale è allarme sociale


Dopo i recenti casi di stupri, a Roma, Bologna e Milano non si riesce quasi più a tenere il conto degli episodio di violenza sessuale che, dall'inizio dell'anno, si stanno susseguendo in Italia ad opera principalmente di stranieri. Un orribile reato che si verifica nelle grandi città metropolitane come nei piccoli centri urbani. Emergono dati da brividi dalle informazioni fornite dal Presidente facente funzioni del Tribunale di Como Giuseppe Anzani e dal Procuratore capo Alessandro Maria Lodolini. Ogni 4 giorni in Procura a Como arriva una denuncia per violenza sessuale. I fascicoli aperti tra luglio 2007 e giugno 2008 sono stati 89, tra violenze sessuali e pedofilia. Ma è solo la punta di un iceberg in quanto, il reato, per la quasi totalità è sommerso perché prevale ancora la paura e la vergogna a denunciare la violenza subita. Fino ad oggi la violenza che subivano le donne era soprattutto domestica, ma gli episodi di violenza che hanno visto protagoniste, loro malgrado, delle donne avvenuti negli ultimi giorni, per le strade, propongono una nuova emergenza. Un autorevole testimonianza è portata da Telefono Rosa che da anni conosce il fenomeno ed assiste le vittime. “Ciò che sta avvenendo dall'inizio dell'anno, precisa il presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, mi preoccupa. Non so se è solo l'effetto di maggiori denunce ma, dal nostro osservatorio, non era mai stato rilevata una cosa simile”. Gli avvenimenti degli ultimi giorni non fanno altro che conferma un'allarmante costante: in testa alla classifica degli autori di stupri ci sono gli stranieri. Il triste primato vede fra i primi i romeni, seguiti da marocchini e albanesi che sembra abbiano dato il via ad una esecrabile escalation di violenza contro le donne. Assodato che nella stragrande maggioranza dei casi questi episodi sono commessi da stranieri, spesso clandestini, ora si deve dare a tutto questo uno stop. Certezza della pena, custodia cautelare in carcere per chi è accusato di violenza sessuale ed esclusione di attenuanti per chi delinque sotto effetto di alcool e droghe. Tutto ovviamente tenendo conto di due elementi fondamentali: abbattere l'allarme sociale provocato da questo tipo di reati e tutelare la dignità della vittima, che va assicurata anche nel percorso dibattimentale.
Per raggiungere un risultato anzitutto è importante l'introduzione nel ddl sicurezza dell'obbligo del carcere per chi stupra. Forse il decreto 'anti-stupro' sarà pronto per venerdì esso dovrebbe contenere, come annunciato, importanti novità: gli accusati di stupro non potranno beneficiare della libertà condizionale, ci sarà un avvocato a spese dello Stato per le vittime di violenza sessuale, arriveranno nuovi presidi di polizia con relativi stanziamenti, saranno anticipate le norme contenute nel ddl anti-molestie che la Camera ha già approvato. Tra le altre cose, ci dovrebbero essere anche aggravanti se a commettere violenza sono familiari, partner o tutori; un pesante aggravio di pena se la vittima è sotto i 14 anni; uguale trattamento, invece, se la vittima è maggiorenne o appena sotto i 18; ergastolo sicuro, se allo stupro segue la morte della vittima. Mano pesante anche per i complici: nessuna possibilità di godere dei domiciliari neppure per i favoreggiatori.

***

La scuola pubblica in Italia con la 'Riforma Gelmini'

Esprimo la mia piena solidarietà con tutti coloro che protestano contro la Legge 133/08 la cosidetta 'Riforma Gelmini'....

Le cifre presentate nel decreto fanno venire i brividi: i tagli previsti dal decreto legge 112, poi convertito nella legge 133/08, e gli ulteriori provvedimenti contenuti nel decreto 137 porteranno, a livello nazionale, ad una riduzione di circa 100mila posti tra il personale docente e di 43mila posti tra quello Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi).
Per molti, anche per i non addetti ai lavori, l'effetto provocato dalla legge che in pratica azzererà in poco tempo le faticose conquiste di anni e anni, non solo in termini di posti di lavoro, ma anche di mission- educativa e di didattica, rende il momento dei più cupi e tristi degli ultimi anni. Ai tagli vanno poi sommati, le conseguenze che scaturiranno dalla reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari.
L'Europa chiede più scuola, più sapere e l'Italia che fa?
Il contrario!
Rientrodurre il maestro unico è compiere, di sicuro, un passo indietro di almeno mezzo secolo. Se non addirittura si ritorna al tempo del libro cuore, senza offesa per quel libro mio compagno di tanti pomeriggi.
Perchè tutto questo? Bella domanda!
Molto probabilmente si tenta di mascherare con questa supposta riforma quello che è il vero scopo del provvedimento: incassare o meglio risparmiare in poco meno di 4-5 anni 8miliardi di euro. Questa è la cifra stimata, che dovrebbe restare nelle casse dello stato.
Un risparmio quindi certo ottenuto tagliando centinaia di migliaia di posti di lavoro ma al contempo che produrrà anche un effetto negativo: quello di un drastico ridimensionamento del servizio scolastico pubblico in favore forse di quello privato. Inoltre un'altra diretta conseguenza della L.133/08 sarà la chiusura di decine e decine di plessi scolastici.
Molte scuole, soprattutto nei piccoli centri urbani, non ci saranno più. A scomparire sarà anche un altro degli elementi cardine dell'istruzione primaria italiana: il tempo pieno. Bisogna fare attenzione, chi sostiene che il tempo pieno non sarà toccato dalla riforma o che addirittura aumenterà mente sapendo di farlo.
Rifletteteci un poco e capirete perchè!
Se prima, per ogni 2 classi, c'erano 3 insegnanti d'ora in poi sarà uno per classe, a seguire e istruire dai 20 ai 30 alunni e che svolgerà il suo orario lavorativo settimanale esclusivamente di mattina. Pertanto al pomeriggio non potrà esserci altro che un sorta di dopo-scuola, trasformando il tempo pieno di fatto in un parcheggio pomeridiano per i bambini, che nulla ha da condividere con l'offerta didattica di cui fino ad ieri, prima della 'riforma Gelmini', gli alunni potevano usufruire con il tempo pieno.

...

ARRIVERA' PER NATALE UNA 'SOCIAL CARD' AD OLTRE 1MLN DI ITALIANI 'POVERI'

C’è un detto che dice: "meglio poco che niente!".
In questo caso tra il poco e il nulla ci sono così poche differenze che è difficile distinguerli.
La 'social card, almeno per il momento, sembra più l’ennesimo spot varato dal governo che piuttosto un provvedimento serio in grado di aiutare per davvero i più bisognosi.
Nessuno però si è ricordato di dire che ogni spesa effettuata con la 'social card' in automatico sarà data una commissione alla Mastercard che è la società che ha emmesso ed è la proprietà della card.
Bhe! Almeno qualcuno di certo ci guadagnerà da questa iniziativa...
Appare strano che un'iniziativa così benefica abbia comunque dei costi accessori...stranezze tutte italiane!

***

Parole....di Abraham Lincoln

Non si può arrivare alla prosperità

scoraggiando l'impresa.
Non si può rafforzare il debole
indebolendo il più forte.
Non si può aiutare chi è piccolo
abbattendo chi è grande.
Non si può aiutare il povero
distruggendo il ricco.
Non si possono aumentare le paghe
rovinando i datori di lavoro.
Non si può progredire serenamente
spendendo più del guadagno.
Non si può promuovere la fratellanza umana
predicando l'odio di classe.
Non si può instaurare la sicurezza sociale
adoperando denaro imprestato.
Non si può formare carattere e coraggioto
gliendo iniziativa e sicurezza.
Non si può aiutare continuamente
la gente facendo in sua vece quello che potrebbe
e dovrebbe fare da sola.

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

marito e padre

i due rivali

genere umano

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO

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da peacereporter

23/02/2002 - 02/07/2008 Ingrid Betancourt è stata liberata!

23/02/2002 - 02/07/2008                  Ingrid Betancourt è stata liberata!
faccio mia la gioia di tutti!

Finalmente liberi!!!

Finalmente liberi!!!

Grazie a loro la Betancourt è libera

Grazie a loro la Betancourt è libera
il ministro della Difesa colombiano Santos e il generale Montoya

Grazie Uribe!!

Grazie Uribe!!
La Betancourt ha incontrato il presidente colombiano Uribe che vinse le elezioni del 2002

madre e figlia!

madre e figlia!
Yolanda Pulecio e Ingrid Betancourt

le due Betancourt

le due Betancourt
Ingrid abbraccia la madre Yolanda

La gioia della libertà riconquistata

La gioia della libertà riconquistata
Ingrid Betancourt dopo la liberazione